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Medicine complementari e oncologia
La medicina complementare, l'omeopatia in particolare, sembra diventare sempre più popolare tra i pazienti oncologici ed i medici che si occupano del loro trattamento, anche se questo incontro con una terapia al di fuori del sistema medico consolidato è caratterizzato da un intreccio di fede e passione, più che da un sapere articolato e condiviso. E' pur vero che cominciano a giungere, per vie ancora troppo silenziose, relazioni sul trattamento di questi pazienti con medicine complementari, tuttavia ancor meno è noto sulle motivazioni che inducono i medici, specialisti o no, a scegliere questo approccio terapeutico.




Da uno studio effettuato ad Atene - che ha preso la forma di un questionario distribuito a 494 medici che, per pratica privata od istituzionale, si occupano di malati oncologici – è emerso che per i medici intervistati l'omeopatia (58.5%), la dietoterapia (58.1%) e l'agopuntura (47.9%) sono le metodiche più praticate e ritenute affidabili, anche se la percentuale di pazienti oncologici, in qualche modo affidato alle terapia non convenzionali, resta piuttosto basso (11%), a differenza di altre realtà nazionali dove la percentuale varia tra il 25% ed il 75%.




JCAM, 2005, 11, (4), 703

11/10/2007